Seminario “Con gli occhi di un altro - Fotografia e storie personali”

Il reportage del fotografo Simone Cerio 


Premessa

il 23 gennaio ho partecipato ad un seminario incentrato sulla fotografia, si è tenuto su zoom. In questo post illustrerò il contenuto di quella videoconferenza, organizzata dall'università IUSVE

Chi ha organizzato l’evento

L'evento è stato organizza dall'Università IUSVE con sede a Mestre e Verona, ISMU, Tunuè e Emergency. Gli insegnanti hanno iscritto me e tutto il resto della mia classe, considerando che il nostro indirizzo è Grafica hanno pensato che sarebbe stato utile e interessante per il nostro percorso seguire questo seminario sulla fotografia, disciplina sui ci stiamo concentrando attualmente in terza superiore. L'evento è stato strutturato in due modi: "sessione plenaria" e "seminario sulla fotografia".

La sessione plenaria

L'evento è stato ideato per aprire le menti delle persone e far capire che per andare avanti, nel futuro, bisogna dire "No alla guerra, per una società pacifica e inclusiva, rispettosa dei diritti umani e delle diversità tra popoli"

I relatori principali di questa prima fase sono stati:

Laura Silvia Battaglia: giornalista professionista freelance e documentarista, è nata a Catania e vive tra Milano e Sanaa (Yemen). Ha iniziato a lavorare nel 1998 per il quotidiano La Sicilia di Catania. Dal 2007 si dedica al reportage in zone di conflitto (Libano, Israele e Palestina, Gaza, Afghanistan, Kosovo, Egitto, Tunisia, Libia, Iraq, Iran, Yemen, confini siriani). Ha girato, prodotto e venduto otto video documentari. Ha vinto i premi Luchetta, Siani, Cutuli, Anello debole, Giornalisti del Mediterraneo. Dal 2007 insegna al master in Giornalismo dell'Università Cattolica di Milano e dal 2016 al Vesalius College di Bruxelles.



Rossella Miccio: dopo aver completato la sua laurea in Scienze Politiche presso l’Università Orientale di Napoli nel 1999, Rossella si specializza in Assistenza Umanitaria nel 2000. Da allora, ha lavorato per Emergency coprendo diverse posizioni. È stata referente area prima in Afghanistan e poi in Sudan, dove ha seguito l’avvio del Centro Salam di Cardiochirurgia. Nel 2017 è stata nominata presidente di Emergency.


Emanuele di Giorgi: nato a Latina è co-fondatore e amministratore delegato della casa editrice Tunuè, una delle principali case editrici italiane nel campo del fumetto e dei graphic novel. Emergency e Tunuè, insieme hanno contribuito al concorso "I Colori di una nuova Vita".



Il seminario sulla fotografia

Simone Cerio: nato del 1983, è un reporter italiano specializzato in fotogiornalismo e linguaggi multimediali. Nel corso degli anni produce molti lavori documentaristici viaggiando in diversi Paesi: Usa, Russia, Grecia, Albania, Spagna, Austria, Ungheria, Serbia, Polonia, Afghanistan, Francia. Conosciuto soprattutto per la sua ricerca sulle comunità LGBT credenti, intitolata RELIGO, e il lavoro sul tema dell’assistenza sessuale per persone disabili, LOVE GIVERS. Progetti che gli valgono premi internazionali. Contributor della ONG Emergency dal 2014 e co-fondatore di MOOD Photography, un centro studi di fotografia.Mamadou:


A 22 anni Mamadou ha lasciato il suo Paese, la Costa D’Avorio. A causa della guerra civile è fuggito in Ghana insieme alla sua famiglia. genitori, tre fratelli e due sorelle - si sono fermati lì fino a quando, tre anni dopo, hanno potuto fare ritorno a casa. Il viaggio di Mamadou invece è proseguito con il cugino. Raggiunse la Libia, dove si fermò tre anni per lavorare come muratore. Ha poi raggiunto Lampedusa via mare, viaggiando per diversi giorni su un barcone. La passione di Mamadou è sempre stata lo sport, e in particolare il calcio. Quando era in Costa D’Avorio giocava in una squadra di serie D e, durante i suoi primi mesi nel Centro d’accoglienza di Roma, ha giocato ancora continuando a credere nel suo sogno. La commissione in seguito, però, gli ha negato il permesso di soggiorno e Mamadou ha smesso di credere nel suo sogno.Senza avere documenti e il permesso di soggiorno si è diretto a Caserta per lavorare in alcuni campi di tabacco, mentre d'inverno si spostava in Calabria per raccogliere arance. Dopo un po' di tempo che viveva a Caserta ha conosciuto la realtà della Caritas e da lì si sono aperte nuove porte: entrando in contatto con i movimenti di lotta per i diritti dei migranti ha capito che voleva occuparsi di difendere i diritti degli ultimi. Un giorno Mamadou Incontra Gianluca, una persona che diventa subito molto importante per la sua vita, perché lo sprona e lo aiuta a cambiare vita, instaurando un bellissimo rapporto, in quel periodo Mamadou ottiene anche il permesso di soggiorno. Mamadou diventa un vero e proprio attivista, svolge anche un periodo di volontariato come mediatore culturale,diventa poi portavoce in questura per i migranti e viene assunto come operatore in un progetto d’accoglienza. Anche se non è riuscito a realizzare il suo sogno calcistico non si da per vinto e dato il suo amore per lo sport fonda una squadra di basket di italiani e stranieri, attiva ancora oggi.

Le fonti che ho consultato per scrivere questo post

https://ungiornoqualunque.emergency.it/mamadou.html


http://www.simonecerio.com/about-me/


Profilo linkedin di Simone Cerio


https://www.emergency.it/

Conclusioni

Sono rimasta colpita soprattutto dalla testimonianza di Mamadou, perché è una storia vera, senza filtri, una verità di cui molte persone oggi non sono nemmeno a conoscenza o non si rendono conto della gravità di questo genere di situazioni, mi ha ispirata molto e mi ha aiutata a cambiare il modo di pensare e vedere le cose con una prospettiva più ampia. Inoltre sono rimasta anche affascinata dalle fotografie di Simone Cerio, che come la storia di Mamadou, racchiudono una tale crudità e freddezza che ti fanno riflettere e guardare dentro, anche le foto di Simone sono appunto senza filtri, perché mostrano realtà che ancora oggi non vengono accettate da tutti o non sono ben viste, ma tutte hanno un unico obbiettivo, comunicano in una sola lingua, universale, che arriva a tutti, ecco quello che ho imparato e che sicuramente mi porterò dietro nel tempo:mostrare le cose come sono. La verità è il metodo di comunicazione migliore.

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