Film "Herself - La vita che verrà"



-Introduzione

Il giorno 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, è stato proiettato un film chiamato "Herself - La vita che verrà", diretto da Phyllida Lloyd e uscito nelle sale cinematografiche il 17 giugno 2021. All'interno di questo post verrà illustrata e spiegata questa pellicola, inoltre, verrà fatto anche un approfondimento su questa giornata così importante a livello mondiale. 

- Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre del 1981 avvenne il primo «Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche» e da quel momento il 25 novembre è stato riconosciuto come data simbolo. Questa giornata ha acquisito importanza a livelli mondiali, questo perchè ogni anno si verificano migliaia di violenze di genere verso le donne in tantissimi stati. La violenza si manifesta in molteplici modi, anche solo verbali, una ragazza comincia a sentire commenti volgari, fischi o urla per strada già dall’età di 12 anni, alle prime forme che il suo corpo inizia a far vedere, comincia ad essere sessualizzata e così via, andando avanti con l’età può pure peggiorare. Sono 6 milioni le donne vittime di violenza in italia, forse perchè ad oggi ancora si pensa subito a giudicare piuttosto che agire, il modo di vestire per esempio, una ragazza non può indossare un paio di pantaloncini corti o una minigonna perchè ad un ragazzo potrebbe cadere l’occhio e potrebbero venirgli certe idee, perché la scuola invece di imporre un determinato modo di vestire non inizia ad insegnare ai ragazzi a comportarsi rispettosamente con una ragazza?. È per questo motivo, per queste ragazze, donne, che in questo giorno così importante è necessario agire e farsi sentire, è molto lunga la strada, ma a più persone si riesce ad arrivare, più il mondo diventerà un posto più sicuro per tutti.

- Il film

Il film racconta la storia di Sandra, una donna sposata con due figlie piccole, Emma e Molly. Sandra inizia a subire violenze da parte del marito Gary dopo alcuni anni di matrimonio, inizialmente la sua coscienza le dice di aspettare ad agire, che magari aveva sbagliato lei qualcosa, che era stato solo un momento in cui era molto arrabbiato e che doveva cercare lei stessa un modo per non farlo arrabbiare e calmarlo, ma non era così, le violenze andarono avanti e diventarono sempre più pesanti e gravi. In tutta questa vicenda Sandra cercava in tutti i modi di tenere le figlie allo scuro, fino al momento in cui si accorse che non era più possibile sopportare e vivere in quel contesto. Si accordò con la figlia più grande Emma, spiegandole che quando sarebbe arrivato il momento avrebbe dovuto fare una cosa per lei, decisero una frase in codice "Vedova nera", che sarebbe servita in un momento di pericolo. Quel momento arrivò presto. Un giorno tornato a casa dal lavoro Gary si arrabbiò di nuovo e Sandra capì che quello sarebbe stato un colpo pesante, così dalla sua bocca uscì quella fatidica frase "Vedova Nera", la figlia Emma capì che era il momento di agire e si dirise verso il negozio più vicino dando l'allarme di chiamare la polizia. Dopo la sentenza a Gary venne imposta un'ordinanza di restrizione verso Sandra, ma non verso le figlie che continuarono a vedere il padre in alcuni giorni della settimana. Sandra ormai era rimasta sola con due bambine, viveva in una stanza d'hotel tramite sussidi, faceva più lavori per permettersi di pagare le spese per mantenere lei e le figlie, lavorava in un bar come cameriera e in casa di una donna, Peggy, come donna delle pulizie, che risulterà poi essere un pilastri fondamentale nella vita di Sandra. I soldi scarseggiavano e Sandra non riusciva più a vivere, quando ad un certo punto vide un annuncio su come costruire una casa autonomamente a basso prezzo, le si illuminarono gli occhi e si mise subito all'opera, conobbe un'uomo, Aido, che decise di aiutarla nella sua impresa insieme al figlio Francis. Peggy, grande donna di cuore, decise di fornirle il terreno dietro la sua casa per la costruzione, e tutti insieme tra i mille imprevisti iniziarono i lavori. Andando avanti si aggiunsero anche altre persone. Raggiunto quasi l'obiettivo finale, Gary decise di utilizzare a suo favore dettagli contro Sandra per ottenere la custodia delle figlie e portarle via definitivamente da lei, ma perse la causa. I lavori per la costruzione della casa finalmente giunsero al termine e iniziarono i festeggiamenti a casa di Peggy, quando ad un certo punto Molly, la figlia più piccola, si dirise in lacrime verso la madre, pronunciando la frase "vedova Nera", Sandra rimase di pietra e seguì la figlia in giardino, la nuova casa era in fiamme, il lavoro di mesi in fumo, ancora una volta la mente malata di Gary aveva colpito l'animo della ormai ex moglie, che iniziò a disperarsi. Il film si conclude con una scena simbolica in cui Sandra si sveglia ritrovandosi la madre di Gary che le dice che è stato arrestato, Sandra si reca in giardino insieme alle figlie e inizia a raccogliere le ceneri della casa distrutta, dando un segno di rinascita. 

- Riflessioni

Penso sia inaccettabile e incomprensibile questo determinato comportamento al giorno d'oggi, ma credo ancora nella specie umana e nella sua evoluzione, sperando che andando avanti con il tempo questi episodi possano non realizzarsi più. É orribile dover avere sempre il pensiero che possa succedermi qualcosa oltrepassando la porta di casa o persino dover pensare a come vestirmi per uscire se devo fare un tratto di strada da sola, una ragazza non dovrebbe avere ansia nell'uscire di casa e invece è una costante nella vita di molte. Credo che nel momento in cui svanirà questa paura, forse, sarà il punto di partenza per una nuova società, più intelligente e coscienziosa verso qualsiasi individuo considerato ad oggi "diverso" o "inferiore", perché le violenze devono cessare verso chiunque e non solo verso la figura femminile.

- Conclusione

Concludo dicendo che tutti nel loro piccolo possono fare qualcosa per cambiare la mentalità tossica di certe persone, di uomini il cui scopo è distruggere una vita, la vita di una donna che dovrebbe essere trattata come un fiore, come un qualcosa di delicato; è nata per stare a fianco dell’uomo, non per essere soffocata dalle sue possenti mani. Il mondo sarà un posto migliore quando una donna non dovrà più avere paura di tornare a casa da sola la sera tardi, quando una donna non dovrà più pensare di non potersi mettere qualcosa di scollato o provocante per paura di essere violentata o anche solo molestata, quando una donna potrà finalmente vivere la vita che si merita, senza atrocità che riguardino lei o tutte le altre donne presenti sulla terra.

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